Contro il degrado statico degli edifici, CUGINI SPA propone formule all’avanguardia per consolidare e restaurare le murature ammalorate e sottoposte a sollecitazioni sismiche.
Soluzioni che consentono di intervenire strutturalmente su qualsiasi tipo di muratura sia esternamente che internamente utilizzando malte e diverse tipologie di reti per agire in maniera semplice ed efficace andando a sopperire alla mancanza di capacità portante della struttura.
RESTAURMIX KR10 F è una malta premiscelata a secco, composta da: cemento portland ad alte prestazioni, cariche inorganiche a reattività pozzolanica, aggregati selezionati, fibre e additivi per migliorare la lavorabilità, compensare il ritiro idraulico e conferire tixotropia. Il prodotto contiene inoltre un idrorepellente silano-silossanico, che garantisce un’ottima protezione dagli eventi atmosferici, lasciando inalterata la permeabilità alla diffusione del vapore nella muratura.
RESTAURMIX KR10 F è impiegato come betoncino di ripristino e rinforzo di murature ammalorate o che necessitano di un miglioramento delle capacità statiche. È ideale per la realizzazione d’intonaci armati, regolarizzazioni e rivestimenti di pareti, ricostruzione e ringrosso di ampie porzioni di muratura. Può essere applicato su calcestruzzo ruvido, laterizio, mattoni, murature miste, ecc. anche in abbinamento a reti metalliche elettrosaldate o in fibra di vetro alcali-resistente.
RESTAURMIX KR10 F risponde ai principi di utilizzo prescritti dall’EN 1504-9 ”Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di calcestruzzo – Definizioni, requisiti, controllo di qualità e valutazione della conformità – Principi generali per l’utilizzo dei prodotti e dei sistemi”, e ai requisisti dell’EN 1504-3 “Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di calcestruzzo – Definizioni, requisiti, controllo di qualità e valutazione della conformità – “Riparazione strutturale e non strutturale”, come malta di ripristino di tipo CC e classe R3 in accordo al principio 3 “Ripristino del Calcestruzzo” (metodi 3.1 e 3.3), al principio 4 “Rafforzamento Strutturale” (metodo 4.4) e al principio 7 “Conservazione o ripristino della passività” (metodi 7.1 e 7.2).
Prima di impiegare il prodotto, valutare la tipologia, le caratteristiche fisico-meccaniche e le condizioni del supporto, in caso di dubbi, eseguire una prova applicativa per verificare la capacità di adesione e la compatibilità. Preparazione supporto Il supporto da trattare deve essere perfettamente stabile (non soggetto a ritiro igrometrico o a distacchi di parti incoerenti), privo di polvere, di sali, di sostanze grasse, oleose o disarmanti. Se il supporto non presenta degrado, eseguire un lavaggio superficiale con idropulitrice.
Nel caso di supporto liscio, la preparazione deve avvenire mediante sabbiatura o idrosabbiatura. Se il supporto è degradato, in accordo alle prescrizioni del progettista, dovrà essere previamente asportato lo spessore ammalorato mediante scalpellatura meccanica o manuale e, nel caso di grandi superfici, con idrodemolizione. Deve sempre essere garantita un’elevata ruvidità superficiale del supporto per facilitare l’aggrappo. Se sono presenti barre di armatura, dopo aver eliminato il copriferro ammalorato o contaminato, rimuovere l’eventuale ruggine mediante spazzolatura meccanica o sabbiatura.
Si consiglia di applicare sulle barre pulite il rivestimento anticorrosione RESTAURMIX KR PASSIVANTE, in particolare se lo spessore del nuovo copriferro sarà inferiore a 20 mm. Prima di applicare il prodotto, bagnare il supporto fino a rifiuto, evitando ristagni, preferibilmente impiegando acqua in pressione per facilitare l’eliminazione di ogni residuo di polvere o di materiale incoerente. Il supporto si deve presentare saturo d’acqua, ma con superficie asciutta. Eventuali grosse irregolarità o vuoti vanno preventivamente riempite con RESTAURMIX KR10 F, attendendo almeno 12-24 ore prima di procedere con l’applicazione vera e propria del prodotto.